Scarico acque reflue Qww

Lo scarico delle acque reflue Q ww secondo DIN EN 12056-2 è determinato dalla somma dei valori di connessione (DU), tenendo conto della simultaneità, dove K è il valore guida per l’indice di scarico . Dipende dal tipo di edificio e risulta dalla frequenza di utilizzo degli oggetti di drenaggio. Q ww – drenaggio acque reflue K – indice di scarica DU – carico connesso Q tot – deflusso totale delle acque reflue Q s – scarica continua (senza riduzione per simultaneità) Dalla somma DU, lo scarico delle acque reflue Q ww può essere calcolato utilizzando la formula sopra, tenendo conto del corrispondente indice di scarico K. Se lo scarico delle acque reflue determinato Q ww è inferiore al valore di collegamento più grande di un singolo oggetto di drenaggio, quest’ultimo è decisivo (valore limite).

Deflusso delle acque piovane QR

r 5/2 pioggia di cinque minuti, che statisticamente deve essere prevista una volta ogni 2 anni r 5/100 Pioggia di cinque minuti, che statisticamente deve essere prevista una volta ogni 100 anni

Nella DIN 1986-100 i valori per un certo numero di città tedesche sono elencati come esempi. I valori differiscono da r 5/2 = da 200 a 250 l / (s ha) o r 5/100 = 800 l / (s ha) [1 ha = 10.000 m²]. Informazioni sugli eventi di pioggia possono essere ottenute dalle autorità locali o, in alternativa, dal servizio meteorologico tedesco. I valori di riferimento sono forniti nella DIN EN 1986-100 Appendice A. Se non sono disponibili valori, si dovrebbe assumere r T (n) = 200 l / (s ha). I sistemi di linea e i relativi componenti del sistema di drenaggio della pioggia devono essere dimensionati per un evento di pioggia media per motivi economici e per garantire la capacità di autopulizia. La pioggia calcolata rientra nell’ambito della norma DIN 1986-100 un evento di pioggia idealizzato (pioggia in blocco) con un’intensità di pioggia costante nell’arco di 5 minuti. L’annualità (T n ) da utilizzare in ciascun caso per il caso di progettazione è determinata dal compito. Gli eventi di pioggia superiori alla pioggia calcolata (r 5/2 ) sono previsti come pianificato.

Curva della pompa

La curva caratteristica della pompa è curva e decresce da sinistra a destra nel diagramma all’aumentare della portata. La pendenza della curva caratteristica è determinata dal progetto della pompa e, in particolare, dal progetto della girante. La caratteristica della curva della pompa è la dipendenza reciproca della portata e della prevalenza. Ogni variazione della prevalenza determina sempre una variazione della portata. Grande portata – & gt; testa bassa Piccola portata – & gt; testa grande Sebbene solo il sistema di tubazioni installato, a causa delle resistenze intrinseche, determini quale portata viene convogliata ad una data potenza della pompa, la pompa in questione può assumere sempre un solo punto di lavoro sulla sua curva caratteristica. Questo punto di lavoro è l’intersezione della curva della pompa con la rispettiva curva della rete di tubazioni. Oltre alla curva caratteristica Q-H, nelle pompe centrifughe si trovano spesso le seguenti curve caratteristiche:
  • performance
    • Potenza albero P 2 (Q)
    • Potenza assorbita P 1 (Q) (spesso con motopompe sommergibili e pompe a umido)
  • efficienza
    • Rendimento idraulico η hydr (Q)
    • Rendimento complessivo η tot (Q) (spesso con motopompe sommergibili e pompe a rotore bagnato)
  • NPSH richiesto NPSH req (Q)
  • Velocità n (Q)
& nbsp;

Calcolo della caratteristica del sistema

La prevalenza necessaria di una pompa in una tubazione non ramificata si ottiene dall’equazione di BERNOULLI per flussi unidimensionali stazionari di mezzi incomprimibili: p in , p out = pressioni durante l’aspirazione o lo scarico dei livelli di liquido = densità del liquido g = accelerazione di gravità (9,81 m/s²) H geo = dislivello statico tra il livello del liquido dei contenitori lato aspirazione e lato pressione H l, tot = perdita totale per attrito del tubo tra ingresso e uscita v in , v out = velocità di flusso medie nei contenitori lato aspirazione e lato pressione Secondo la legge di continuità, le velocità medie di flusso nei serbatoi lato aspirazione e lato pressione sono per lo più insignificanti e possono essere trascurate se le superfici del serbatoio sono relativamente grandi rispetto a quelle delle tubazioni. In questo caso, la formula precedente è semplificata in: La parte statica della caratteristica dell’impianto, cioè la parte che non dipende dalla velocità del flusso e quindi dalla portata, è: Per i sistemi chiusi, questo valore è zero. L’importo totale delle perdite è costituito dalle perdite di tutti i componenti delle linee di aspirazione e di pressione. Con numeri di REYNOLDS sufficientemente grandi è proporzionale al quadrato della portata. g = accelerazione di gravità (9,81 m/s²) H l, tot = perdita totale per attrito tra entrata e uscita v i = velocità medie del flusso attraverso l’area della sezione trasversale del tubo i A i = area caratteristica della sezione trasversale del tubo ζ i = coefficiente di perdita per attrito per tubi, raccordi, ecc. Q = portata k = fattore di proporzionalità Nelle condizioni citate, è ora possibile specificare la parabola della caratteristica del sistema: Il fattore di proporzionalità k viene determinato dal punto di lavoro desiderato. L’intersezione della caratteristica del sistema con la curva della valvola a farfalla specifica della pompa (caratteristica della pompa) rappresenta il punto di lavoro effettivo.

Caratteristiche del sistema

La caratteristica del sistema è costituita da una parte statica e da una dinamica. H A = H A, 0 + H v (Q) È caratterizzato principalmente dalla differenza di altezza statica H Geo tra i livelli del liquido nei serbatoi di aspirazione e in pressione, nonché dalle perdite per attrito H v attraverso l’intero sistema di flusso del liquido. La componente statica H A, 0 è indipendente dalla velocità del flusso (e quindi dalla portata). Contiene la differenza di altezza geodetica e la differenza di pressione tra l’aspirazione e il recipiente a pressione o il punto di ingresso e di uscita del sistema in esame. Con circuiti chiusi (es. ricircolo riscaldamento) l’altezza statica è sempre zero. La parte dinamica della caratteristica descrive le perdite del tubo, che dipendono dalla portata. Nel caso di un flusso turbolento di fluidi NEWTON con coefficienti di perdita costanti dei componenti del sistema, la curva caratteristica risulta in una parabola quadratica. Se l’altezza statica e il punto di lavoro target sono noti, le caratteristiche del sistema possono essere visualizzate con sufficiente precisione.

Punto di lavoro di una pompa centrifuga

Indica i valori di portata e prevalenza che vengono impostati in funzionamento stazionario con la velocità n appartenente alla prevalenza caratteristica della pompa.” Il punto di funzionamento desiderato deve essere inteso come il punto sulla curva caratteristica dell’impianto per il quale si cerca una pompa in base ai calcoli della tubazione. Lo scopo della selezione è (oltre ad altri criteri come la massima efficienza) ridurre al minimo lo scostamento tra il punto operativo desiderato e il punto operativo (reale). Il punto di lavoro dell’impianto è sempre all’intersezione tra la pompa e la caratteristica dell’impianto attuale. A velocità costante, migra sulla curva dell’acceleratore con l’aumento della resistenza del tubo a un flusso di volume inferiore. Il punto di lavoro dovrebbe essere vicino all’efficienza ottimale.

Punto di progetto della pompa

È determinato dalla portata e dalla prevalenza alla corrispondente velocità di lavoro. Quando si pompano fluidi altamente viscosi, le caratteristiche della pompa e quindi anche il punto di progettazione si spostano rispetto alla curva caratteristica registrata con l’acqua.

Velocità di flusso

v = Q / A v – velocità media del flusso Q – portata volumetrica A – area di flusso Per una sezione trasversale circolare risultati con A = p / 4 · D 2 v = 4 Q / (p D 2 ) D – diametro dell’area circolare attraversata (diametro interno del tubo) Solitamente co v sono usati come simboli per la velocità media del flusso. Spesso v è usato per la velocità locale, mentre c è usato come simbolo per la velocità media. La DIN 24260 prevede il simbolo v per la velocità media. La portata media è un parametro importante nella scelta del diametro ottimale del tubo per un nuovo tubo.